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Visualizzazione dei post da 2025
 L'Arma del Femminismo: Una Lotta Silenziata e Tradita Ho scoperto, con amara lucidità, che il femminismo – quei movimenti cruciali che, fin dalla fine del Settecento, rivendicano con forza i diritti civili e politici delle donne – viene trattato come una malattia. Non appena provi a levare una voce in difesa delle donne, vieni immediatamente bollato come "femminista". E non basta: l'accusa si rafforza, si distorce, trasformandoti in una " femminista esagerata ". E se sei un personaggio pubblico a difendere la realtà femminile, pur riconoscendo l'inevitabile fallibilità di ogni essere umano, il giudizio è spietato. Diventi la "femminista" che usa la sua popolarità non per costruire valore e memoria ma solo per esibizionismo. Non importa se la parola "femminismo" racchiude storia,  lotte sanguinose e l'aspirazione insopprimibile all'uguaglianza. Non importa che il femminismo ha come obiettivo il predicare l'uguaglianza ch...
 La Madre tra T-1000 e Abisso La notizia di un bambino di undici anni picchiato per strada dal padre ubriaco e salvato da un passante è di poche ore. Notizie come queste fanno male. Fanno capire in quale abisso molti di noi crescono e sono cresciuti. Ma non riesco a capire lo scagliarsi contro la madre, che dice di non vedere il figlio da mesi. Presupponendo che la madre sia andata via e basta, in molti l'accusano di meritare il carcere, o tante altre 'cosette belle'. Nessuno si chiede in quale abisso sia caduta la madre per andare via. Da noi madri ci si aspetta di essere sempre "sul pezzo", di essere invincibili e di ricostruirci come il T-1000 in Terminator 2 . Noi non siamo il T-1000: noi siamo fatte di carne e cuore, di sangue che scorre nelle vene. Siamo fatte di pelle, con mani e piedi, non di metallo liquido. Noi, danneggiate da colpi ed esplosioni, non ci riuniamo immediatamente e non ci ricostruiamo nella forma originale. In molti casi riusciamo a salvar...
Nel buio un fil d’erba  rompe la crudel luce. Io ci sono, a te  porgo la mano. Credo in te, nel tuo profondo arcano . Rimango lì, dove l’ombra non si forma. Anche senza speranza, la tua luce non dorma. Adesso Amati . Comincia a camminare. Spazza via le lacrime, è tempo di germinare . Ricorda: il tuo pensiero vale,  è l’unico che ti protegge dal male. Affronta le ingiustizie, ne sei all’altezza. Il tuo posto è li, è una certezza. Alla fine la gioia ti assale il senso della vita è pepe e sale. Abbracciati , abbracciati stretta, a piedi nudi puoi scalare la vetta. Il tuo cammino non serve ostentare , non ha più valore ciò che ti ha fatto penare. Nel buio un fil d’erba  rompe la crudel luce. Adesso sei tu il tuo Duce.  2024 Bmr.
 La pugnalata della parola:   "atto terzo" Sono una donna. Oggi sono stata uccisa . Non è la prima volta che muoio; sono morta e ancora morta.  Il fendente che mi ha colpita sta facendo bruciare la mia ferita, ma questa pugnalata fa più male di tante altre. È stata sferrata da chi dovrebbe condividere la mia stessa storia, la mia stessa voce: da mia sorella, cresciuta dallo stesso seno. Possiedo una violenza psicologica talmente potente che sono capace di distruggere intere famiglie. Se prendo il controllo psicologico, tutti fanno esattamente ciò che desidero. "Nessuno muove una foglia senza il consenso della Donna." "Oggi mi sono regalata un momento per me. Avevo la giornata libera, e invece di pulire, ho fatto una passeggiata in campagna con un’amica. Mentre prendevo l’acqua dallo zaino, devo aver perso il portafoglio. Lui si è arrabbiato. Ho chiesto aiuto alla mia amica e siamo tornate a cercarlo l'indomani mattina presto, prima che lei iniziasse il lav...
Tuono nel sospir silenzio. Un tuono echeggia nel sospir silenzio . Un addio ha la parola dell'ultimo respiro. Un fantasma intravede la luce: non è debole, non è insincera. È vera. L'invisibile adesso è visibile. Niente dubbi, niente domande. Nella memoria pioggia di stelle cadenti , un indugio di sogno diventa ombra. Un tuono echeggia nel sospir silenzio. Un addio ha sempre la parola dell'ultimo respiro. Tre secondi: è tutto. Nella fine ricomincia. 03/11/2025 Bmr. Esiste un momento nella vita in cui le incertezze si dissolvono in una certezza improvvisa?"
  La Pugnalata della Parola:  "Atto Secondo" Sono una donna, e oggi sono stata uccisa. Uccisa dalla voce di mia sorella che mi ha pugnalata. Onestamente, sono avvezza a morire, non accetto che il fendente provenga da mia sorella, colei che veste la mia stessa pelle . Una pelle da sempre martoriata, una pelle che è nostra solo in apparenza. Questa pelle, solo all'occorrenza nostra, diventa rapidamente il pretesto per affermare che siamo psicologicamente più violente degli uomini . Per avvalorare questa ipotesi, si sostiene che uccidiamo i nostri figli. Siamo tutte Medea? Comprendo che sostenere un’ipotesi richieda una verifica sperimentale. Tuttavia, sostenerla affermando che noi donne uccidiamo i figli e gli uomini no, e che sia più brutale uccidere i figli che un estraneo, ritengo che non verifichi l'ipotesi, ma la renda palesemente falsa . Questa seconda pugnalata, che sta sanguinando, ci rimarca tutte come Medea . Noi donne uccidiamo i figli, e per questo siamo tu...
La Pugnalata della Parola: "Atto primo" Sono una donna. Oggi sono stata uccisa . Uccisa da una voce. Non è la prima volta che mi uccidono. Sono abituata a essere uccisa. Non accetto che a farlo sia una mia “sorella” . La voce non mi ha pugnalato alle spalle come il figlio con Cesare, ma direttamente al cuore , e senza prima avermi abbracciato. Non un pugnale d’inesperienza, non quell'inabilità che i giudici hanno citato come mancanza di praticità, ma un fendente maestro e letale . Un colpo che non dà il tempo di difendersi. Che colpisce con l’unico intento di annientare. Io non ci sto! Non ci sto ad ascoltare queste parole. Non accetto di essere ferita e condannata ancora una volta solo perché la mia natura è donna . Ho sempre saputo che Caino e Abele fossero fratelli. Ma ascoltando quella voce, penso proprio che fossero sorelle. Se la fratellanza ha un limite, la sorellanza è tradimento spesso celato nella difesa. Pandora siamo noi?   La prima pugnalata mi ha stordito. ...
Il diritto alla presenza: contro la moda del “child-free”. In Italia cresce un trend inquietante: sempre più attività commerciali—dagli stabilimenti balneari ai ristoranti e hotel—scelgono di vietare l’accesso ai bambini o limitarlo a una certa fascia d’età. Lo chiamano “ child-free ”, lo vendono come scelta di stile, lo giustificano con il desiderio di tranquillità. Ma io mi sono chiesta: è legale vietare l’ingresso a un bambino in un luogo pubblico o aperto al pubblico? La risposta è chiara:  Non è legale .  Non è un diritto! Cosa dice la legge L’ articolo 187 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS) recita: “Salvo quanto dispongono gli articoli 689 e 691 del codice penale, gli esercenti non possono, senza un legittimo motivo , rifiutare le prestazioni del proprio esercizio a chiunque le domandi e ne corrisponda il prezzo.” Tradotto: L ’articolo 187 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza stabilisce che un esercente non può rifiutare una prestazio...