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Cara me,

Si ricomincia a pezzi. Io voglio ricominciare da qui. Da queste parole scritte per me, a me.

Per troppo tempo sei stata la donna del “sì”. Hai detto “sì” per amore, per quieto vivere, per unione e fratellanza.

Non hai mai elemosinato presenza, abbracci, ascolto. Non importava la tua stanchezza, il tuo dolore, il tuo sentire. Hai sentito sempre gli altri più di te stessa. E hai donato.

Hai costruito un’immagine di te forte: lei c’è, lei non si arrabbia, lei ce la fa, lei sa guardare oltre, lei capisce…

Poi ti sei fermata un attimo. Sei crollata anche tu. Lì ti sei accorta delle dune di sabbia che avevi attorno. Degli abbracci che non ci sono stati nel momento del tuo dolore. Nessuno a difenderti quando serviva. Nessun “Come stai?”, nessun “Hai bisogno di qualcosa?”. Nessuno.

Allora ti sei spezzata. Spezzata in mille pezzi. E in quei pezzi ti sei persa. Per necessità hai imparato a dire “no”, con timore, con colpa, con esitazione. Per necessità hai capito come abbracciarti, abbracciarti forte, tenerti stretta. Hai capito tutto questo solo quando eri vuota, senza forza e senza briciole.

E adesso che i “no” sono la tua salvezza, sei cambiata. Ti sei rotta. I tuoi “no” non piacciono. Sei incattivita. Sei sbagliata. Sei persino pazza.

Cara me, stai soltanto ricominciando. A pezzi. Ogni “no” che pronunci è una promessa: quella di non abbandonarti mai più.

Con tutto l’amore che meriti, — Me

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