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Visualizzazione dei post da settembre, 2025
Il diritto alla presenza: contro la moda del “child-free”. In Italia cresce un trend inquietante: sempre più attività commerciali—dagli stabilimenti balneari ai ristoranti e hotel—scelgono di vietare l’accesso ai bambini o limitarlo a una certa fascia d’età. Lo chiamano “ child-free ”, lo vendono come scelta di stile, lo giustificano con il desiderio di tranquillità. Ma io mi sono chiesta: è legale vietare l’ingresso a un bambino in un luogo pubblico o aperto al pubblico? La risposta è chiara:  Non è legale .  Non è un diritto! Cosa dice la legge L’ articolo 187 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS) recita: “Salvo quanto dispongono gli articoli 689 e 691 del codice penale, gli esercenti non possono, senza un legittimo motivo , rifiutare le prestazioni del proprio esercizio a chiunque le domandi e ne corrisponda il prezzo.” Tradotto: L ’articolo 187 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza stabilisce che un esercente non può rifiutare una prestazio...
Quando ogni lacrima è coccodrillo. Lacrime selettive In questi tempi ci battiamo il petto per invocare la pace. Ne parliamo tanto, manifestiamo, scioperiamo in suo nome, organizziamo dibattiti televisivi e incontri diplomatici tra pinguini in cravatta. Noi europei non viviamo una guerra combattuta sul nostro territorio da ottant'anni. È una grande vittoria, senza dubbio, frutto della lungimiranza di chi ha immaginato un’ Europa unita . Gli Stati Uniti d’Europa ancora non esistono, ma almeno sul nostro suolo, scavando, troviamo bombe di ottant’anni fa, non ordigni ultramoderni. Peccato che questo continuo battersi il petto ci renda ciechi, o meglio, diversamente ciechi. Perché dalla fine della Seconda Guerra Mondiale a oggi, decine di conflitti continuano a mietere vittime in tutto il mondo. Le guerre dimenticate Ecco un elenco, in ordine alfabetico, di alcuni dei conflitti in atto: Afghanistan, Algeria, Angola, Azerbaigian, Birmania (Myanmar), Brasile, Burkina Faso, Burundi, Cameru...
Viviamo tempi in cui l’arroganza non tace. Anzi, si veste di verità. E noi? Noi da che parte vogliamo stare? Vogliamo accontentarci delle tenebre? Vogliamo accettare il buio come normalità? Il mondo applaude le tenebre. Io disobbedisco. Non sono nata per morire nel silenzio: Prole delle tenebre Dove la Luce tace, il rumore delle tenebre vince, vi costruisce casa alleva la sua prole. Si veste di lusso,  sbandiera la sua dottrina,  umilia,  non rispetta,  si batte il petto sentendosi perfetto.  Comanda, decide, distrugge,  non piange e non si strugge,  non conosce pena,  critica la carità,  bestemmia contro la santità.  Dove la Luce tace,  tutto muore,  nulla fiorisce,  niente mai più risorge.  Non temere e non avere paura:  lascia che a parlare sia la Luce.  La Luce che tutto sa e che conduce alla Croce   unica maestra di verità e pace. — Bmr 2025 Ti riconosci nella luce? o ti scopri complice del silenzi...
Disobbedite.  “Posso lasciarvi un’eredità? Disobbedite. Non fatevi mai dire che non sta bene quello che vi fa stare bene. Pagate il prezzo di essere impopolari, di sentirvi dare delle stronze, di sentirvi dare delle streghe. Dovete piacervi, non compiacere.” — Michela Murgia Da quando ho saputo del suicidio di Paolo, questa parola non smette di risuonarmi nella mente. Paolo aveva denunciato più volte, ma nulla è cambiato. E allora, non resta che disobbedire. Storie di chi ha disobbedito   La mamma di Luca Per tre anni, ogni mattina, suo figlio vomitava prima di andare a scuola. Finché un giorno, esausta e disperata, ha deciso di disobbedire al silenzio e alla convinzione che "così vanno le cose". Ha bloccato la maestra nell’atrio della scuola e le ha chiesto di smetterla con gli insulti: “sei cretino”, “sei buono solo per pascolare le pecore”, eccetera. Non ha urlato, non ha minacciato, ma ha detto solo la verità. Da quel giorno, Luca ha smesso di vomitare. Un altro suo co...
  Immagina abbracciare : Osserva nel silenzio .  Ascolta nel buio . Se conosci i sogni , veglia gli abbracci non i mille pugni dei tanti pagliacci . Trascura il chiasso . Disobbedisci all’abisso . Se conosci la carezza , veglia la stretta non la sgarbatezza di chi é sempre maledetta. Tenue l’urlo . Intenso il sussurro . Immagina abbracciare: é semplice salutare, più potente è trasformare.   Bmr 2024 .
  Il coraggio di sentirsi sbagliate: Tra mito e maternità. Per troppo tempo ho vissuto l'essere sbagliata. La narrazione dominate sull'amore materno ci racconta di una emozione immediata, travolgente, innata. U n airbag di serie che si attiva senza preavviso. Ma per me, quell’esplosione non c’è stata. Durante la gravidanza le promesse: “appena lo vedrai, il cuore ti si scioglierà”, “sarà l’amore più grande della tua vita”. Eppure, quando ho tenuto mio figlio tra le braccia, il mio cuore era muto. Non spaventato, solo immobile. E così, ho iniziato a chiedermi: perché non provo quell'amore raccontato?  La maternità raccontata come un mito di sole gioie, soddisfazioni, di puro amore, di sorrisi che annulla ogni dubbio e ogni fatica, in realtà è ben diversa. E dobbiamo avere il coraggio e la lealtà di dire e ascoltare la verità. Perdi il tuo corpo. Perdi il tuo tempo. Perdi una parte di te nell'essere madre che non ritornerà mai più. Il dolore del parto , le complicazioni,...
Cara me, Si ricomincia a pezzi. Io voglio ricominciare da qui. Da queste parole scritte per me, a me. Per troppo tempo sei stata la donna del “sì”. Hai detto “sì” per amore, per quieto vivere , per unione e fratellanza . Non hai mai elemosinato presenza, abbracci, ascolto. Non importava la tua stanchezza, il tuo dolore, il tuo sentire. Hai sentito sempre gli altri più di te stessa. E hai donato. Hai costruito un’immagine di te forte: lei c’è, lei non si arrabbia, lei ce la fa, lei sa guardare oltre, lei capisce… Poi ti sei fermata un attimo. Sei crollata anche tu. Lì ti sei accorta delle dune di sabbia che avevi attorno. Degli abbracci che non ci sono stati nel momento del tuo dolore. Nessuno a difenderti quando serviva. Nessun “Come stai?”, nessun “Hai bisogno di qualcosa?”. Nessuno. Allora ti sei spezzata. Spezzata in mille pezzi. E in quei pezzi ti sei persa. Per necessità hai imparato a dire “no”, con timore, con colpa, con esitazione. Per necessità hai capito come abbracciarti, ab...
Un flusso di voce senza filtri, una voce tra tante voci. Non per dire, ma per riflettere, analizzare, imparare. Per comprendere il sentire del mondo e comunicare. Comunicare con la poesia , con la riflessione, con l'educazione. Una voce, una riflessione personale, sentita, intensa, studiata, mai scontata nella sua banalità. Un flusso di voce per parlare di amore, di umanità, di donne... per riformulare i concetti insieme ai loro precetti.                                                                                            Bmr